Uno sfrido di produzione
apparentemente inerte
può rinascere e vibrare di luce propria
Il debutto di dixpari è avvenuto a Euroluce 2017, in occasione del 56° Salone del Mobile.Milano,
un’opportunità impareggiabile per lanciare il nuovo marchio di eco-design.
Chi ha visitato la nostra esposizione, ha avuto la possibilità di incantarsi davanti all’inafferrabile luminosità di Alone o
di perdersi nella seducente trama di Macramè, osservando come ogni nostra lampada sia un pezzo unico,
diversa da tutte le altre, nonostante segua un modello di design ben preciso.
Inoltre, chi ci è venuto a trovare è rimasto stupito davanti al materiale
che impieghiamo per la realizzazione delle nostre lampade, che consiste nel recupero degli sfridi necessariamente impiegati
nel processo produttivo di un’azienda di stampaggio termoplastico:
ha le sembianze di una materia adamantina, ma è materiale termoplastico.
Il risultato è quello di ottenere oggetti raffinati, ma eco-compatibili, che catturano la luce e la esaltano,
sprigionandola in un fantasioso gioco di bagliori e trasparenze.